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Buonanotte e buona fortuna

“La nostra storia sarà quella che noi vogliamo che sia.”

Mi arriva come una freccia il monologo del giornalista Edward Murrow nel film di George Clooney. Sarà che la storia si ripete, ma le sue parole sembrano dette oggi, per l’oggi. “Se non decidiamo di scrollarci di dosso l’abbondanza, non riconosciamo che la televisione soprattutto viene utilizzata per distrarci, ingannarci, divertirci ed isolarci, chi la finanzia, chi la guarda e chi ci lavora si renderà conto di questa realtà quando oramai sarà troppo tardi per rimediare… Il film mi produce l’effetto di una boccata d’aria pulita, mi fa bene respirare coerenza, determinazione, coraggio. Applaudo l’elogio delle idee e dell’informazione che mira a confrontarci col nostro futuro e a saper scegliere i mattoni giusti per costruirlo. Un’informazione che è davvero “mezzo” di comunicazione, strumento di dialogo nel rispetto delle diversità, che non isola ma avvicina, che non svilisce l’intelligenza ma produce cultura. Ancora una volta tutto dipende da ciascuno di noi, gente dei media o fruitori. Penso ci siano tanti Murrow, anche nel 2011. Diamogli voce, o meglio impariamo ad ascoltarli. Allora la battaglia non sarà perduta e la storia sarà quella che noi abbiamo voluto scrivere.