Siamo subito sensibili, quando si parla di diritti umani calpestati. Giusto, giustissimo. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è una pietra miliare nella storia dell’umanità. Per questo sosteniamo tutte le battaglie per difendere la dignità della vita umana, con la coscienza che ogni essere umano ci è uguale in tutto e per tutto, senza distinzioni; è, come si dice, «uno di noi». Ma per essere conseguenti fino in fondo con questi principi, dobbiamo fare un passo ulteriore, «riconoscendo come “uno di noi” anche ogni singolo essere umano all’inizio della sua vita, quando, appena concepito, attraversa la condizione della più estrema fragilità umana.»
Solo l’altro giorno sono venuta a conoscenza di questa inizativa che si sta muovendo in tutta Europa e si chiama appunto «UNO DI NOI». Un’iniziativa «dal basso», partita dai cittadini, e che vede adesioni trasversali, oltre gli steccati ideologici. Una sollecitazione ad esercitare i nostri diritti di europei, un invito a contribuire, in modo semplice ma concreto, a porre le basi di un futuro basato sulla giustizia, la libertà, la democracia, la pace.
Basta una semplice firma, anche on line. Anche noi, noi tutti, siamo stati embrioni, non dimentichiamolo.