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Dall’altro punto di vista

È venerdi sera, ancora sto lavorando, cercando di dare il massimo nel chiudere la settimana… sullo schermo del computer d’improvviso appare un tweet che mi attira l’attenzione: «la crisis española desde un punto di vista differente» e il link a un video: geniale! Davvero, non bisogna mai dimenticare che ogni medaglia ha due facce… Ve lo propongo qui sotto.

Ma prima, permettetemi di aggiungere anche un racconto sulla stessa lunghezza d’onda; sono andata a ripescarlo, perché il video me l’ha ricordato. Forse tanti lo conoscono, ma chi non l’avesse letto, spero sia qualcosa di bello. Due cose per augurare a tutti una buona fine settimana!

Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne.
L’asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele:
concluse che l’asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla,
che
il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.

Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l’animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l’asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro il pozzo.
L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con
lui e pianse disperatamente.

Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto.
Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide…
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra.
In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare fino all’imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando.

(letta qui)

Ed ecco il video:

 

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