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«Juan Tenorio» per le strade di Siviglia

Il mito di Don Giovanni appartiene alla cultura universale. El Burlador de Sevilla di Tirso de Molina, il Don Giovanni di  Molière o il Don Giovanni di Mozart sono esempi della reinterpretazione della leggenda lungo il tempo.

Seduttore, litigioso, eccessivo nel suo modo di vivere, Don Giovanni tuttavia ci dimostra che alla fine l’amore può salvarci dalle ‘fiamme dell’inferno’.

José Zorrilla y Moral, riprendendo il celebre personaggio di El burlador de Sevilla, scrive il suo «Juan Tenorio», considerato l’opera più significativa dell’ottocento spagnolo. Rappresentata per la prima volta al Teatro Cruz di Madrid nel 1844, conobbe subito il successo, tanto da essere riproposta ogni anno per la festa di Tutti i Santi. Tradizione ancora viva in diverse città spagnole.

Il comune di Siviglia l’ha ripresa in questi ultimi anni; e poteva essere altrimenti dato che il protagonista è sevillano? Dato che la vicenda – che Zorrilla costruisce con un meccanismo teatralmente sorprendente – si sviluppa tra scommesse nei bar del Barrio de Santa Cruz, lungo il Guadalquivir, tra incontri al cimitero e assalti a conventi… con una silenziosa testimone, la cattedrale, che continua a segnare le ore di giorni e notti…?

In alcuni teatri e nelle calles di Siviglia, dal 1º  fino al 10 di novembre, rivivrà la storia di Don Juan, coi social networks che seguiranno le sue mosse da una parte all’altra della città. Un’iniziativa che coinvolge cittadini, ristoranti, imprese… un’idea intelligente, per far divertire e riflettere, un’alternitiva efficace all’assurdo dilagante delirio mediatico-commerciale per Halloween.

Un atto culturale degno di plauso.

 

 

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