Blog, Editoriales

Mille gru volano per la pace

70 anni fa, Hiroshima. 6 agosto del 1945. Come oggi. Un nome, assieme a quello di Nagasaki, rimasto scritto per sempre in una delle pagine più nere della storia dell’umanità. L’esplosione marcò la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche l’inizio di un oscuro incubo che tuttora sovrasta il futuro del pianeta e di ciascuno di noi.

Stamattina ho letto che l’Ambasciata del Giappone in Spagna ha lanciato una proposta: realizzare una gru di carta, fotografarla e farla girare nei social networks con un messaggio di pace, con l’hashtag #milgrullasporlapaz, mille gru per la pace. Secondo un’antica credenza giapponese, se si confezionano mille gru di carta, si compie un desiderio. Nel 1945 una bambina che era sopravvissuta al bombardamento di Hiroshhima, Sadako Sasaki,  mentre era in ospedale dove cercavano di curarle gli effetti delle radiazioni, si mise a confezionare gru per tutti i bambini del mondo che subivano le conseguenze delle guerre.

Sadako morì a soli 12 anni, quando ne aveva preparate 644. Ma la gru si è convertita in un simbolo di pace e ogni giorno a Hiroshima ne arrivano da ogni parte, come un’ininterrotta richiesta di pace.

Anch’io conservo tuttora una piccola gru di carta, ricordo di un viaggio di lavoro in Giappone, più di 10 anni fa. Mi porta l’immagine di una persona, un uomo sui 50 anni, taciturno ma attentissimo alle persone attorno; era parte di un’équipe di lavoro con la quale la nostra équipe collaborò gomito a gomito per varie settimane. Quando si faceva una piccola pausa, quest’uomo si appartava in silenzio e dopo un po’ ti capitava di incontrarlo in un angoletto, a confezionare piccole gru di carta che poi ci regalava… Era il suo modo per esprimerci Amicizia, non avendo nessuna lingua in comune per dirlo.

Non ricordo il suo nome, ma ho presentissima la sua figura, che mi ha trasmesso un po’ del cuore del popolo giapponese, ma soprattutto una convinzione: nessun sogno, nessun desiderio è troppo grande, se mille  e mille e mille… cuori si uniscono per raggiungerlo.

 

PS: La foto è nella web dell’Ambasciata del Giappone in Spagna e per chi vuole cimentarsi con l’origami, il video spiega come confezionare una gru.

Related Posts