El otro somos nosotros

“La cultura è il latte materno di un popolo”

È un proverbio dell’etnia Mossi, il gruppo etnico più numeroso del Burkina Faso, chiamato fino al 1984 Alto Volta, un paese sahariano e continentale, situato nel cuore dell’Africa occidentale, privo di sbocchi sul mare, praticamente una grande pianura attanagliata dal processo di desertificazione.

Il Burkina Faso è anche uno dei 5 paesi più poveri del mondo. Circa 12 milioni di abitanti su un territorio di 274.000 Km2. Aspettativa media di vita 45 anni. 90% della popolazione dedita all’agricoltura, 82‰ di mortalità infantile, 90% di analfabetismo, con un tasso di frequenza scolastica che non supera il 20%.

Ma nonostante la sofferenza quotidiana di questo popolo, è stupefacente constatare con quale serenità e gioia i burkinabè affrontano la loro giornata.
Non hanno nulla, ma sono ricchi di umanità, cultura e tradizioni che difendono con orgoglio e dignità: l’ospitalità (leggendaria), l’umiltà, la lealtà, la gentilezza, il rispetto dei beni comuni, l’attaccamento al lavoro e il coraggio nelle avversità, l’amore per la patria.

Questi tratti culturali sono venerati attraverso delle manifestazioni culturali quali racconti, canti, danze, letteratura ed arte, cerimonie sociali e religiose diverse; e hanno costruito la storia comune delle popolazioni assicurando una coesione sociale e un’armonia interetnica. Infatti in Burkina coabitano una moltitudine di etnie, religioni, costumi, artigianato. L

 

Le attività culturali sono fortemente incentivate dagli organismi statali, nonché da organizzazioni private. La più importante manifestazione di livello internazionale è il Festival Panafricano del Cinema che si svolge nella capitale ogni due anni.

 

In Burkina Faso si trovano tracce di insediamenti umani fin dai periodi più remoti dell’antichità. In vari siti del territorio del paese sono stati rinvenuti reperti datati fino a 12000 anni a.C.

E si potrebbe continuare… Mi è sembrato di respirare leggendo di questo popolo nel sito web dell’associazione Watinoma (vedi anche Zanzariere per la vita) che ha lo scopo di far conoscere e valorizzare la cultura e l’arte africana, nell’ottica di promuovere uno sviluppo sostenibile. Tradizioni e saperi ancestrali sono le vere ricchezze da diffondere e sostenere. «La conservazione, unita al rinnovamento della cultura, nel suo significato più ampio, sono le fondamenta su cui è possibile costruire una società nuova, rispettosa delle differenze e dei valori e più dignitosa.»

Il Burkina Faso è chiamato anche «La terra degli uomini integri»: avviciniamoci con lo spirito di chi ha qualcosa da imparare e da ricevere: ci aiuteranno a riscoprire i valori universali dell’uomo… È l’invito che ci rivolgono da Watinoma. Ascoltiamoli.

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