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“Gli amici veri sanno ascoltare anche il silenzio…”

Questo verso, preso da una poesia di Alda Merini, mi tornava alla mente ieri sera, al ritorno da un incontro con un’amica rivista dopo tanto tempo. Le circostanze ci hanno permesso di stare assieme in un bar per un’ora, in una città dove né lei né io viviamo. Ma quel tavolino, in mezzo al vociare della gente attorno, mi è parso un’oasi con attorno il silenzio del deserto.
Le nostre strade sono apparentemente lontane, e non solo per la distanza che ci separa. Eppure quell’ora non conosceva barriere, ricca di quello scambio vitale dove il mio diventa tuo e il tuo diventa mio. Dove non esiste il tempo, perché anche un istante ha sapore di eterno. Dove le differenze scompaiono per lasciar vedere solo ciò che unisce. Dove si vuole solo il bene dell’altro e ci si dimentica di sé. Dove ci si saluta come se ci ritrovassimo fra 5 minuti, mentre non sappiamo se e quando ci rivedremo. Dove l’ultima parola che si può scambiare è una sola: grazie!

E giacchè ho coinvolto Alda Merini all’inizio, lascio ancora a lei la conclusione perché ho bisogno di una voce di poesia per dire come vorrei che fosse la mia vita:
“Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare. Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive… Quelle come me donano l’anima, perché un’anima da sola, è come una goccia d’acqua nel deserto.”

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