Ricordo molti anni fa l’impressione che mi fece, in un ristorante cinese nel nord della Germania, scoprire che era «normale» chiedere di portare a casa il cibo non consumato a tavola: in pochi istanti ti veniva confezionato e ti trovavi già pronto il prossimo pasto. In Italia, almeno allora, era inconcepibile anche solo pensare una cosa del genere o dovevi avere proprio un gran fegato per farlo. Ma perché vergognarsi – perché alla fin fine di vergogna si tratta – di chiedere quello che in definitiva abbiamo pagato e possiamo finire di consumare, e non vergognarci piuttosto di lasciare che venga gettato nella spazzatura, mentre milioni di persone stanno morendo di fame? A volte è davvero strana la nostra «civiltà». Per raddrizzarci qualche idea in proposito, anche la crisi aiuta. I dati dicono che si produce meno spazzatura, probabilmente perché si sta più attenti allo spreco e si evitano acquisti superflui; Ovidio (qualche «anno fa») ammoniva «compra il necessario, non quello che ti conviene», e chissà cosa aggiungerebbe oggi vedendo che dopo 2000 anni l’umanità non ha migliorato una virgola in questo suo difetto!
Qualcuno però ci prova ad andare contro la corrente; qui in Spagna da circa un mese la San Miguel ha lanciato i contenitori «Nolotiro» (non lo butto) per invitare la gente a chiedere di portarsi via dal ristorante il cibo avanzato. Per ora li si trova nei ristoranti di Madrid e Barcelona e si spera che aiutino a diminuire le 63.000 tonnellate di cibo che annualmente finiscono nella spazzatura della Spagna. Lo spot lanciato in tv ha per protagonisti Pau e Marc Gasol; il portabandiera della Spagna alle Olimpiadi non è nuovo ad iniziative di solidarietà e di comportamenti positivi. Assieme al fratello nel filmato cercano di trasmettere la filosofia di vita che sottosta a tutta la campagna e che diventa contagiosa. Infatti questa è solo la prima azione della campaña della San Miguel che mira più in là: ciudadanos 0,0 ossia cittadini ad alcol zero. La produttrice di birra si fa quindi portabandiera di uno stile di vita più sano, più ecologico e soprattutto più responsabile. Una buona idea, da raccogliere e da imitare, cosa ancora più facile nell’era del 2.0; non perdiamo il treno, perché, come dice lo slogan: “El mundo está cambiando y nosotros con el”.