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Non insulti i poveri, señor Gordillo

Di fronte a certe notizie mi occorrono alcuni minuti soltanto per rendermi conto che sono vere. Assaltare supermercati per portare via (=rubare) alimenti di prima necessità con l’obiettivo di recapitarli a persone colpite dalla crisi è un furto, aggravato dalla violenza. Bastava guardare nelle immagini le intimidazioni alla cassiera del supermercato. Ma ancora più grave è constatare che ben poche voci hanno il coraggio di chiamarlo col suo nome: furto. No, c’è chi gira attorno – per essere politicamente corretto – e incomincia le sue disquisizioni sugli effetti dei tagli del governo ecc. Ancora peggio: il leader dell’azione, il señor Gordillo, oltre che sindaco di un piccolo paese della provincia di Sevilla, è anche deputato al Parlamento di Andalucía (partito IU, Izquierda Unida) e fa parte della coalizione che sta governando. Di più: i commenti, in rete e fuori, fanno pensare che davvero stiamo perdendo il senso della misura; c’è chi chiama Gordillo «Robin Hood», chi parla di «una brillante táctica comunicativa para poner sobre la agenda política un grave problema social»… A questo punto mi è venuta la nausea e ho smesso di leggere.

Mi addolora profondamente vedere ribaltata un’immagine dell’Andalusia – una terra che amo come fosse la mia – che non corrisponde a verità, ai valori del popolo, alla sua cultura e alle sue tradizioni. Tutto ciò insomma in cui tanti qui credono ancora, e meno male! Ma mi addolora ancora di più vedere che ci si fa scudo della povertà altrui per propagandare le proprie idee e fomentare confusione e malcontento. Questo non è fare opposizione al governo, che pure è  doveroso fare in una democrazia, per migliorare, per trovare soluzioni veramente rappresentative di tutto il popolo. In realtà, dei poveri gliene importa poco a questi «assalitori», e quindi è come se li insultassero. Da quanto sento e vedo, sono più preoccupati di perdere i loro «privilegi» (=sovvenzioni) che in un tempo di crisi come questo devono pure essere diminuiti. I poveri li si aiuta, ma non rubando, non minacciando la comunità civile. Sono molti che lo fanno, privati e istituzioni, con altre modalità, quelle che contraddistinguono uno stato libero e democratico. Ma, già… di loro non si parla.

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