Oggi in tutto il mondo si moltiplicano iniziative e appuntamenti per promuovere la lotta e la prevenzione del tumore al seno. La Campagna Nastro Rosa, si chiama in Italia, in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. “Súmate al rosa”, qui in Spagna, con la gemella AECC, Asociación Española Contra el Cáncer.
Siamo o saremo informati di tutto quanto si sta facendo, dei progressi della ricerca, delle nuove prospettive… Dalla mia “finestra” – come mi piace definire questo blog – vorrei solo aggiungere una parola: grazie! Grazie a tutti quelli che, spesso in silenzio, com’è il caso dei ricercatori, lavorano per combattere la malattia in tutte le sue fasi.
Ma oggi vorrei che il “grazie” fosse speciale per una donna, quella che ha lanciato la campagna del Nastro Rosa: Evelyn Lauder. Ci ha lasciato nel noviembre 2011 a 75 anni; era vicepresidente della famosa casa Estée Lauder, avendo sposato nel 1959 Leonard, figlio di Estée Lauder. Allora si trattava di una piccola impresa. Evelyn era nata a Vienna nel 1936, da cui era fuggita con la familia all’avvento del nazismo. Nel 1989 a Evelyn fu diagnosticato un tumore al seno; non volle mai parlare di sé e dell’evoluzione del suo caso, ma da quel momento mise in moto un’intensa attività internazionale per lottare contro la malattia, creando anche una fondazione per la ricerca su questo tipo di tumore. Il Nastro Rosa oggi è universalmente conosciuto come il simbolo di questa lotta mondiale.
Nacida en 1936 en Viena como Evelyn Hausner, su familia tuvo que huir de la capital austríaca cuando Hitler se anexionó el país en 1938.
En 1940, la familia se trasladó a Nueva York, ciudad en la que Evelyn se casó en 1959 con Leonard A. Lauder, hijo de Estée, y pasó a integrarse en la familia, propietaria entonces de una pequeña empresa.
En 1989 le fue diagnosticado un cáncer de mama, y pese a que se negó siempre a comentar la evolución de su caso, comenzó a partir de entonces a desarrollar una intensa actividad internacional para luchar contra esta enfermedad.
Creó la campaña del lazo rosa, reconocido a partir de entonces como símbolo de la lucha contra este mal, y en 1993 abrió la Fundación para la Investigación sobre el Cáncer de Mama, con la que recaudó una cantidad que el diario neoyorquino estima en unos 350 millones de dólares.
En 2007 le fue diagnosticado otro cáncer, esta vez de ovarios, que es el que, finalmente, le ha causado la muerte en 2011.