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Halloween, «il brutto scherzo che facciamo alla nostra cultura»

L’espressione è del cardinal Martini, che già anni fa invitava a boicottare questa festa, «estranea alla nostra tradizione. Una tradizione che ha valori immensi e che deve essere continuata». Che c’entrano le zucche e gli spiriti con questi valori? Personalmente, a fronte della propaganda che ci arriva  in mille forme in questi  giorni, ho voglia di reagire: primo, per ribellarmi a chi sta imponendo in Europa idee pagane, mascherate da festa dei bambini, propugnando disvalori; secondo, per protestare contro il miliardario business innescato dalle solite marche a motivo della “festa”.

Ritengo che anche Halloween torni comodo a chi vuole togliere dalla mente e dal cuore degli europei  qualunque traccia delle sue origini cristiane, di quelle radici che hanno tracciato la storia del continente. Cosa c’è di meglio dunque, se non iniziare coi più piccoli, creando una specie di carnevale fuori stagione, condito di magia, di regali e stregoneria per allontanarli, proprio alla vigilia del 1º novembre, festa di Ognissanti (una delle più antiche della tradizione cristiana) dal pensiero dei nostri morti, del nostro rapporto con loro, da un confronto con la vita e l’esempio dei santi?

Fortunatamente, c’è chi reagisce, e non solo nel mondo cristiano: in Francia da qualche anno il fenomeno ha imboccato il viale del tramonto e in molti posti si promuovono iniziative per riflettere sulla festa del 1º Novembre; A Mosca è stata inviata una circolare a tutte le scuole per proibire festeggiamenti in classe in quanto contengono elementi antieducativi. In Germania la federazione per la protezione della lingua tedesca ha preso posizione contro la festa di Halloween. In Ecuador sono stati vietati i festeggiamenti per Halloween nelle scuole pubbliche con un decreto del Ministro dell’Educazione Otòn Moràn. In Italia, il servizio antisette occulte della comunità Giovanni XXIII fondata dal compianto Don Oreste Benzi, ha rilevato che esiste una forte percentuale di persone avviate e intrappolate dai poteri dell’occulto proprio attraverso questa festività. Secondo l’associazione, “il 16% delle persone avviate all’esoterismo sono state ingaggiate all’interno delle iniziative di Halloween che oltre alla speculazione commerciale, porta il grave pericolo di adescamento e reclutamento dei ragazzi e dei giovani nel mondo delle sette occulte”.

No, non pensate che sia esagerato, purtroppo non si tratta solo di una carnevalata. Dobbiamo avere il coraggio di confessare la nostra crassa ignoranza:  sappiamo ad esempio le origini di Halloween e la differenza con la festa celtica di Samhain? Sappiamo le origini della festa di tutti i santi? A questo proposito consiglio un articolo molto ben fatto e rigoroso su un blog italiano “Tutto quello che non ci dicono su Halloween” di Giuliano Guzzo; chiarisce molte idee e soprattutto invita a riflettere, approfondire e dialogare.

Per reagire subito: non pensate che all’intelligenza dei ragazzi ( e degli adulti) farebbe meglio, invece di fantasticare sulle streghe, conoscere la storia dei grandi santi che hanno iniettato vita nel nostro patrimonio culturale? Conoscere ad esempio la vita del santo di cui portano il nome, sapere quando e come ha vissuto, quale contributo ha dato alla società del suo tempo e quale continua a dare oggi, magari attraverso l’ordine che ha fondato?

Scrolliamoci di dosso un po’ di laicismo: il Bene è BENE, visto da destra, da sinistra, di sopra e di sotto. E ai ragazzi di oggi mancano soprattutto esempi di bene, nell’essere e nell’agire. Togliamo allora la candela dalla zucca di Halloween e andiamo ad accenderla sulle tombe dei nostri morti, riempiamo di luce, e non di tenebre, la nostra esistenza.

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