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Scambio di ruoli

È come prendersi una di quelle compresse multivitaminiche, per me, solo che le necessito alla sera, dopo che per un giorno intero mi sono sfrecciate davanti le notizie del mondo e ho dovuto tener duro per non cedere allo sconforto o peggio, faticando non poco a cavar fuori almeno un’oncia di positivo da ogni fatto e cercando di trasmetterlo nei siti del Grupo Informaria, dove lavoro. Prima di andare via dall’ufficio, dunque, provo a cercare una di questa “compresse”, un fatto di cronaca  che ti tiri subito su… che ti strappi almeno un sorriso!

Stasera, anzi 5 minuti fa, leggo: “Malato in ambulanza salva conducente”; è accaduto in Francia, un uomo di circa 60 anni stava andando in ambulanza all’ospedale di Lille per un controllo al suo tumore, ormai molto avanzato. Lungo la strada, a un certo punto, l’autista gli dice che avverte un formicolío alle mani… l’uomo intuisce che può essere un infarto e gli dice di fermarsi, si mette alla guida dell’ambulanza e corre al pronto soccorso più vicino, dove i medici intervengono prontamente e scongiurano l’infarto. L’autista è salvo e l’uomo prosegue su un’altra ambulanza fino all’ospedale di Lille…

È tutto detto, vero? Non ci sono commenti, un fatto così è più assordante di una manifestazione di piazza.

Poi l’occhio è corso alla colonnina delle notizie brevi, dove c’era l’ultima “chicca” di Papa Francesco: oggi pomeriggio, lì a Santa Marta dove vive, si è infilato di corsa nell’ascensore comune che stava per chiudersi, davanti alle facce stupite dei due prelati che già stavano dentro… “Vi faccio forse paura?” ha esclamato Francesco, intavaolando la conversazione.

Verrà un giorno in cui questa “normalità” non ci farà paura e non farà eccezione?

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